La tela è da sempre uno dei supporti materiali più utilizzati dalla pittura e nelle creazioni artistiche. Basta guardarci intorno, sfogliare un volume di storia dell’arte, visitare un museo o una galleria, per renderci conto della moltitudine di opere che hanno fatto di questo supporto un punto di partenza privilegiato per manifestare un mondo creativo il cui valore è rimasto inalterato nel corso del tempo. Qualunque sia il soggetto artistico che accoglierà sulla sua superficie, una tela possiede una duplice natura: è simbolo di tradizione e continuità artistica, e al contempo, è spazio costantemente in divenire soggetto all’interpretazione da parte della collettività e di cui l’artista è attivatore.

Oltre la tela: il valore attivatore dell’arte

Attivare la creatività, impulsare un sistema virtuoso di azioni sul territorio, veicolare significati immateriali legati alla sfera culturale e sociale, stimolare processi collaborativi. Sono questi alcuni dei concetti chiave per avvicinarsi alla Tela Nartist. Un supporto di piccole dimensioni che possiede potenzialità inesauribili e in progress, e il cui valore, a sua volta, si incrementa attraverso le iniziative di cui Nartist si fa promotore in un’ottica attenta al contesto di riferimento. Nel corso del tempo, la tela 9,5 x 6 cm, in materiale di altissima qualità, filatura stretta e raffinata, è diventata cuore della filosofia Nartist, elemento che racchiude al suo interno i valori della sua progettualità e del suo team.
La tela trasforma così l’imprenditore in mecenate, avvicina il cittadino all’arte, attivando il sistema Nartist.

Relazioni e interazioni

Uno dei valori dell’arte, forse il più importante, è quello di fondare la sua ragion d’essere nell’esperienza. Tale componente interattiva e relazionale, allo stesso tempo concreta e immateriale, consente di creare un messaggio che resiste al tempo, e instancabilmente coniuga l’esistenza oggettiva dell’opera alla sua essenza energetica che appartiene tanto all’artista/creatore quanto allo sguardo dell’osservatore che facendone esperienza concreta, partecipa costantemente alla sua attivazione, caricandola di preziosi e ulteriori significati soggettivi. Così, l’esperienza diventa unica attraverso l’arte e la sua unicità per superare l’impermanenza delle cose.